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30.3.13

E si torna


Scrivo queste righe venerdì mattina, ora di Sanfrancesco, in preda all'ufficializzazione dell'essermi abituato al fuso orario del luogo. Peccato che sia arrivato qui quasi una settimana fa, mi sia "abituato" ieri e domattina alle quattro si riparte per l'Europa. Poi, certo, aver dormito pochissimo per tutti questi giorni non ha aiutato, ma, ehi, un tempo non andava così. Sta di fatto che, dopo tre giorni da morte incipiente - su cui probabilmente ha pesato anche il mal di gola rispedito poi al mittente con sapide dosi di pasticche recuperate da Walgreen - ora mi sembra di essere in Europa: riposato, tranquillo, carico sia se ho dormito a sufficienza (ieri), sia se ho dormito poco (stanotte). E domattina alle otto mi parte l'aereo. Sigh. Non c'è niente da fare, già la barriera dei trent'anni mi aveva segato le gambe, ma quella dei trentacinque mi ha definitivamente ucciso sul piano, come dire, del sonno. Non sono più agile come una volta, sul dormire poco e/o male. Ma insomma, capita, chissenefrega. Comunque, oggi ultima giornata di GDC.

- Intervallo -

Ed è improvvisamente l'una di notte. Ho appena finito di trascrivere e caricare su IGN l'intervista al sempre adorabile Dave Gilbert di Wadjet Eye Games. Ora mi faccio un pisolino, poi in piedi, verso l'aeroporto, nella speranza di riuscire a rispettare i miei programmi. Dove i miei programmi sono "dormo dal decollo all'atterraggio su entrambi i voli". Voglio crederci. Comunque, oggi è stata l'ultima giornata di fiera, ed è stata onestamente meno pesante delle altre, come quantità di appuntamenti e/o cose da fare, anche se probabilmente sono stato molto di più in piedi. Fatto sta che alle tre di pomeriggio ero a pezzi. E infatti, una volta abbandonato il Moscone Center, fare una passeggiata per distrarmi un po' e spendere qualche soldo in negozi, fra la maglietta degli Eagles e il regalino per chi mi aspetta a casa, m'ha messo a dura prova. Prima, però, c'era stato quel classico momento malinconico da fiera finita. Quella tristezza moscia dell'allontanarmi per l'ultima volta dalle sale in cui ho guardato e ascoltato i vari interventi, con l'edificio che si svuota, lo stand già smantellato, il negozio del merchandise e dei libri assalito perché sta per chiudere e ci sono gli sconti. Quella tristezza un po' bizzarra del "sto cadendo a pezzi e voglio tornare a casa, però mi spiace che questa cosa bella sia di nuovo finita e adesso niente per un anno". Mette malinconia. Beh, amen. Meglio provarla che non provarla, questa malinconia. Un'altra GDC è andata, ed è sempre un gran bell'andare. 

Stasera siamo andati a mangiarci il ramen in un bel ristorantino a Japan Town. E devo dire che s'è mangiato bene, anche se il Takumi a Monaco è un'altra faccenda.

2 commenti:

Questo è il periodo più bello per Japan Town. Però hai ciccato di due settimane il Cherry Blossom. :D

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